Slide efficaci: come creare presentazioni professionali

Le parole hanno una loro densità

Quando effettuiamo una presentazione, stiamo creando valore con le nostre parole, con un obiettivo: favorire un cambiamento nelle persone o nelle aziende a cui parliamo.

Le parole hanno dunque una loro densità: sono gli strumenti attraverso cui noi possiamo creare idee, innovazione, risultati – per migliorare in meglio la vita degli altri.

A cosa servono le slide? 10 idee per utilizzarle al meglio nella propria comunicazione

Slide ben progettate ci aiuteranno a raggiungere il nostro scopo: migliorare l’organizzazione a cui stiamo parlando.

Poi ci siamo noi, con la nostra storia, il nostro carisma, le nostre idee. Noi che possiamo fare la differenza nella relazione con gli altri, raccontando quella storia con il nostro carattere.

Ci occorre, dunque, un grande esercizio: non solo la strategia per slide super efficaci, ma anche una profonda conoscenza di noi stessi e un grande esercizio nel parlare in pubblico.

Come fare?

  • prepariamoci bene sull’argomento cardine, in modo da sentirci confident a rispondere alle domande: noi dobbiamo diventare i massimi esperti su quel tema!
  • scegliamo il giusto tono di voce: un mix tra la nostra personalità e l’ambiente in cui stiamo parlando
  • creiamo un legame con chi ci ascolta, per entrare in sintonia e riuscire a parlare alle emozioni delle persone: noi ricordiamo meglio ciò che viviamo!

Curiamo infine la presentazione, con i prossimi 10 consigli!

1. Schemi di lettura: come l’occhio umano guarda un testo

Ogni volta che leggiamo un testo su uno schermo, sia esso un PC, un telefonino o le slide di presentazione su un proiettore, il nostro occhio scandaglia il contenuto alla ricerca delle informazioni salienti.

Per progettare slide e presentazioni efficaci, dobbiamo dunque tener presente il design delle slide:

content design: organizzazione degli elementi grafici presenti in una pagina, compreso testo, immagini, titoli, gerarchia e spazi bianchi

La gerarchia del contenuto dovrebbe dunque tenere presente il modo in cui l’occhio umano si muove sulla pagina, per poter inserire le informazioni importanti proprio nei punti in cui l’occhio va a fermarsi.

Slide efficaci: come creare presentazioni professionali

Esistono più modelli di lettura:

  • modello Z: presentazioni e siti web con poco testo, come landing dedicate a un solo tema
  • modello F: presentazioni e siti web con molti contenuti

Conoscendo questi modelli, in base al tipo di contenuto che stiamo veicolando, possiamo dunque dirigere l’attenzione di chi ci ascolta in punti precisi della pagina.

Perché? Per renderci memorabili!

2. Usare le parole chiave del nostro interlocutore

Quando facciamo una presentazione non parliamo a noi stessi, ma all’altro.

Ci siamo chiesti qual è il suo immaginario? Quali sono le SUE parole chiave?

Queste parole chiave vanno inserite nel flusso di una comunicazione assertiva.

Per farci capire, possiamo usare:

  • parole brevi, che catturino di più la vista e la mente dell’interlocutore
  • parole concrete, che creino un’immagine mentale nella testa della persona
  • parole affermative, perché parlare in positivo è sempre più efficace che intortarsi nelle negazioni
  • scrivere per punti, quindi creare elenchi concisi e significativi

3. Definire lo scopo della presentazione

Quando progettiamo una presentazione, chiediamoci non solo chi è il nostro interlocutore, ma qual è lo scopo di quelle slide.

Le slide infatti possono:

  • coinvolgere: la struttura delle slide deve coinvolgere chi ci ascolta, andando a toccarne le corde emotive
  • informare: le slide devono dire ciò che è importante per chi ascolta, non per chi parla
  • guidare: introdurre la persona all’argomento spiegandolo passo passo, per portarla alla dichiarazione finale
  • persuadere: con le nostre slide noi vogliamo far cambiare idea a chi ci ascolta, vendere un servizio, essere scelti per un lavoro

E difficilmente una presentazione può racchiudere efficacemente tutti questi obiettivi, quindi impariamo a fare una scelta a priori, quando le progettiamo.

4. Scegliere un buon titolo

I titoli efficaci rendono memorabile la nostra presentazione, perché colpiscono, meravigliano, possono anche creare un momento di ilarità o di sorpresa (first reaction: shock, because…)

Utilizziamo dunque i titoli per attirare l’attenzione sulla parola chiave o concetto principale

PDF da scaricare: Slide Queen, I titoli devono titolare!

I titoli delle presentazioni slide non sono annunci acchiappa click, ma contenuti!

5. Iniziare con una domanda o una storia

Iniziare a parlare davanti a tante persone può essere complicato: per sciogliere il ghiaccio possiamo fare una battuta, una domanda, raccontare un aneddoto.

Chiaramente la scelta dell’una o dell’altra strategia dipende dal tipo di platea che abbiamo di fronte.

E se non sappiamo chi ci troveremo davanti?

  • cerchiamo di ottenere più informazioni possibili, prima di preparare un intervento
  • descriviamo le personas come fossero i nostri clienti, per capire chi sono e cosa si aspettano da noi
  • definiamo l’obiettivo della presentazione
  • prepariamo delle slide ‘generali’ e improvvisiamo: sul momento capiremo come comportarci

L’improvvisazione, però, non è impreparazione: per essere abili nell’arte di ri-costruire sul momento il proprio discorso, bisogna conoscere l’argomento minuziosamente.

Quindi: studiate sempre, anche quando è la millesima volta che fate la stessa presentazione!

6. Utilizzare una buona gerarchia visiva

L’attenzione del pubblico non è scontata: va guadagnata e mantenuta, se vogliamo raggiungere il nostro scopo finale e – soprattutto – essere ricordati nel tempo.

Per farlo, dobbiamo garantire che il testo sia non solo leggibile, ma anche organizzato.

La gerarchia visiva indica come i contenuti sono dipendenti tra loro e qual è la loro priorità.

In pratica, utilizzando font, colori e proporzioni diverse, possiamo mettere più o meno in risalto i concetti, in base alla loro importanza.

7. Dare rilievo ad alcune parole chiave

Le parole chiave dovrebbero dunque essere messe in evidenza con colori ben visibili, con il grassetto o con un font di maggiori dimensioni.

Slide efficaci: come creare presentazioni professionali

In questo modo attireremo meglio l’attenzione sui concetti chiave, che potranno essere ricordati meglio anche in futuro.
Leggibilità del font e user experience

8. Leggibilità del font e user experience

I font non sono tutti uguali: alcuni di essi non sono inclusivi, ovvero non tengono conto delle difficoltà di lettura di alcuni individui, nonché di problemi di apprendimento come la dislessia. Allo stesso modo alcuni abbinamenti di colore non rendono la lettura accessibile, in particolare a chi ha problemi di vista o è daltonico.

Che caratteristiche deve avere un testo leggibile e accessibile a tutti?

  • font leggibile, non calligrafico
  • font grande, molto visibile
  • colore a contrasto, ma complementare
  • spazio bianco di separazione

9. Evitare i muri di parole

Un muro di parole è un blocco di testo senza spazi, paragrafi, titoli, elenchi numerati: un muro per chi vorrebbe leggere, ma non è invogliato a farlo, perché difficile da leggere agevolmente.

Noi abbiamo, dalla nostra, tutte le potenzialità delle slide, che sono snelle, visive, colorate, belle: i muri di parole non ci servono, perché siamo noi con la nostra voce a raccontare la storia dietro la slide.

Come evitare il muro di parole nelle slide?

  • inserire poco testo, impaginato bene
  • utilizzare la titolazione, per creare titoli, sottotitoli e paragrafi
  • utilizzare punti elenchi verticali od orizzontali
  • inserire immagini significative

Insomma: dobbiamo imparare il nostro discorso alla perfezione, per evitare di utilizzare le slide come dispensa che debba sostenere la nostra memoria.

Le slide, inoltre, non sono un manuale: se pensate che una dispensa finale sia utile a chi vi ha ascoltato, allora create una dispensa a parte e liberate le slide da parole in eccesso.

10. Organizzare un percorso

Una presentazione è come un viaggio: noi guidiamo l’ascoltatore dal punto A al punto Z, passando attraverso alcune tappe. In pratica stiamo raccontando una storia, anticipando le obiezioni, coinvolgendo le persone emotivamente in un percorso guidato.

Come possiamo compiere al meglio questa storia, in una presentazione slide?

Iniziamo con rendere protagonista chi ci segue, non noi stessi. A nessuno importa chi siamo e cosa abbiamo fatto: a chi ci ascolta importa che insegniamo o raccontiamo cosa può ottenere per se stesso!

La storia deve quindi avere come protagonista qualcuno in cui il pubblico possa identificarsi e deve contenere il viaggio dell’eroe: la persona che ha delle qualità, che riceve un torto o si trova ad affrontare una sfida, riconosce un aiuto esterno e infine sconfigge il suo nemico arrivando al successo.

Il potere delle immagini nelle slide efficaci: visual storytelling

Il visual storytelling è l’arte di raccontare una storia attraverso le immagini o i video.

In una presentazione efficace, dunque, possiamo utilizzare fotografie e immagini per accompagnare le nostre parole e ammantarle di un significato emotivo per chi ci ascolta: è infatti risaputo che le immagini possono connettere le persone al discorso ed emozionarle in modo profondo.

Le immagini, infatti, sono un linguaggio universale: noi possiamo anche guardare un video o una presentazione in finlandese, senza capire nulla del testo, ma possiamo comprendere il messaggio generale attraverso la potenza delle sue fotografie.

Il cervello umano elabora le immagini 60.000 volte più velocemente di un testo

Le immagini, inoltre, non hanno solo potere evocativo, ma anche mnemonico: ci aiutano a memorizzare più facilmente i concetti e ricordarli anche in futuro.

Per questo le immagini, all’interno di una presentazione slide efficace, devono essere scelte con cura e devono essere potenti, emotive, profonde e connesse all’immaginario di chi ci ascolta.

Le immagini, oggi, devono avere anche un’altra caratteristica: devono essere inclusive.
Devono poter rappresentare tutte le persone, in modo che queste si sentano NEL discorso e sentano che stiamo parlando anche a loro.

Come devono essere queste immagini?

  • proporzionate allo spazio, grandi e di alta qualità
  • iconiche e facili da interpretare
  • adatte allo scopo e alla audience
  • evocative, che evocano suggestioni in chi guarda e ascolta

Le immagini possono inoltre avere risonanza semantica con il testo, ovvero rafforzare il discorso. In questo caso ricordiamo la regola fondamentale: una slide, un concetto.

Perché le immagini siano coerenti con il testo e perfettamente predisposte ad accoglierlo, ricordiamoci di scegliere – infine – immagini non troppo ricche di dettagli, che abbiano uno spazio più vuoto dove inserire il copy senza rovinare la foto.

Il potere delle parole nelle slide efficaci: principi di copywriting

Il copywriting non riguarda solo la capacità di scrivere bene nella propria lingua, utilizzando al meglio grammatica, sintassi e punteggiatura.
E non è soltanto una tecnica di vendita persuasiva, per invogliare le persone ad acquistare prodotti e servizi.

Il copywriting è soprattutto creatività, ma anche cesellatura: l’arte di essere creativi dicendo meno parole possibili. Less is more.

Prima di tutto, dunque, dobbiamo creare una storia: come già detto, una presentazione efficace è un viaggio in cui dobbiamo partire da una domanda, per arrivare a una risposta.

Possiamo basarci sull’acronimo PAS (Problem, Agitate, Solve): identificare un problema che affligge chi ci ascolta, dimostrare l’importanza del cambiamento, infine fornire la soluzione.

Per realizzare un percorso efficace, dobbiamo:

  • scegliere titoli significativi, che emanino un’idea nella mente della persona
  • abbinare al copy un’immagine evocativa, che lo rafforzi
  • utilizzare i principi di gerarchia visiva, per dirigere lo sguardo delle persone sulle parole chiave
  • spiegare i benefici di ciò che proponiamo
  • usare parole concrete, semplici, significative per chi ascolta
  • usare esempi che semplificano l’idea

Voi lo state facendo?

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