Gli Instagrammer sono, al pari dei blogger o degli youtuber, dei content creator: creano contenuti per il proprio social di elezione e lo fanno per interagire con la propria community.
Spesso, quando si parla di instagrammer o influencer, la gente non comprende tutto il lavoro che occorre per guadagnare online con una professione emergente.
A Chiara Ferragni molti boomers dicono: << Ma che ci vuole? Basta farsi due foto sui social! >>
Davvero?
Noi che siamo qui, che abbiamo dei business online e amiamo il marketing digitale, non dobbiamo mai sottovalutare la portata dei lavori che non conosciamo.
Piuttosto di disprezzarli o deprezzarli, chiediamoci: cosa posso imparare dall’esperienza altrui? Questo è il benchmarking.
Con benchmark o, più spesso e coerentemente con la voce inglese benchmarking, in economia si intende una metodologia basata sul confronto sistematico che permette alle aziende che lo applicano di compararsi con le migliori e soprattutto di apprendere da queste per migliorare.
Definizione: Wikipedia
In parole povere: da chi ha successo e guadagna online, noi possiamo ‘copiare’ le buone pratiche, per migliorarle e adattarle al nostro contesto. Gli altri, insomma, ci aprono la strada: noi dobbiamo prendere il meglio e migliorare quello che non funziona.
IstaFaiga
Sei pronta per IstaFaiga se il tuo Instagram è brutto e vuoi smettere, se vorresti usarlo ma non sai da dove cominciare, se ti stai preparando per lanciarti in proprio.

Da cosa potete partire? Da IstaFaiga: il corso online che vi permette di capire tutti i segreti di Instagram e come utilizzarlo al meglio. In questo corso Veronica Spora Benini vi insegna a pianificare la vostra strategia social, a partire dalle basi del branding e dello storytelling.
Imparerete a scattare fotografie ed elaborarle in modo da avere un tema e una strategia grafica armoniosi e interessanti e anche tutto il marketing dietro IG, che vi sarà utile per trasformare Instagram in un lavoro.
Quanti follower servono per guadagnare su instagram?
Non molti, a dire il vero. Certo, più follower avete, più attirate l’attenzione dei grandi brand.
Ma il mondo non è fatto solo di big, anzi: soprattutto dopo il Covid, su Instagram è diventato estremamente interessante il business dei piccoli brand. Artigiani, piccoli marchi e produttori del Made in Italy, che si affidano alle cosiddette micro o nano influencer, per promuovere i propri prodotti e servizi.
Cosa conta, per guadagnare sui social?
Contano le vostre qualità : la coerenza, la preparazione, la trasparenza, l’armonia.
E poi contano i follower, ma non in termini di numeri: in termini di relazioni.
Un influencer interessante è chi ha un rapporto genuino con i propri follower: chi interagisce e riceve interazioni, chi crea il cosiddetto engagement, ovvero ingaggia commenti e like dalle persone, con il puro intento di comunicarsi.
Come guadagnare con Instagram
Ecco allora 5 idee per chi vuole guadagnare con i social e in particolare con Instagram: non per forza come influencer, ma anche come brand indipendente.
Con tre premesse.
Per guadagnare con Instagram, così come accade per i blog e gli altri social network, dovrete avere necessariamente la P IVA: mettete in conto le spese necessarie, perché lavorare e guadagnare online vi trasformano, letteralmente, in un’azienda o un brand.
Non dimenticate la trasparenza pubblicitaria: ogni tipo di sponsorizzazione o affiliazione va segnalata obbligatoriamente. Nel nostro articolo ‘Trasparenza pubblicitaria su Internet: tutto ciò che devi sapere’, vi abbiamo spiegato come.
Infine, ricordatevi che ‘diventare influencer’ non è un’attività che si programma a tavolino. Non servono solo la volontà di farcela e lo studio (fondamentale) delle tecniche di comunicazione, marketing e storytelling. Servono anche carisma, intelligenza e – perché no – anche un po’ di fortuna. Iniziate per divertimento! Scoprite voi stessi, raccontatevi, iniziate a farlo per passione e basta: solo in questo modo capirete se è il lavoro giusto per voi, e se ha senso investire il vostro tempo e il vostro denaro in un’attività così complessa.
1. Guadagnare su Instagram con ipost sponsorizzati
Le aziende pagano gli influencer attraverso le sponsorizzazioni, per promuovere i propri prodotti a community ben specifiche.
Per vendere foto e storie brandizzate, bisogna non solo avere un profilo IG ben curato e ben frequentato, ma raggiungere anche un alto livello di credibilità e autorevolezza.
L’autorevolezza vi arriverà ogni volta che vi specializzate in un settore verticale e studiate, approfondite e diventate punto di riferimento per quella determinata community di riferimento. Per esempio una beauty influencer che recensisce in modo autentico i prodotti make up, parlando sia degli aspetti positivi, che negativi.
La credibilità vi verrà innanzitutto dalla coerenza: dalle scelte editoriali e dai NO che saprete dire, per non incorrere nelle markette. Dovrete dunque essere capaci di trovare il giusto equilibrio tra sponsorizzazioni e contenuti autentici, mantenendo sempre una certa coerenza di fondo: se siete specializzati nel settore green, sarà difficile essere credibili nel tessere le lodi di un prodotto non sostenibile o, peggio ancora, di un’operazione di greenwashing.
Siate selettivə: questo sarà considerato indice di serietà , ma aumenterà anche i vostri guadagni. Perché, se per entrare nella vostra community, un brand deve rispettare certi requisiti, inevitabilmente i brand dovranno ‘litigarsi’ la vostra influenza.
Quanto si guadagna con i post sponsorizzati?
I compensi di un’influencer non sono fissi: potete avviare le trattative che preferite, con i brand che vi contattano.
Secondo Forbes, microinfluencer con un range tra 2mila e 100mila follower possono guadagnare dai 137 ai 258 dollari a post, in media. Sopra i 100mila follower si parla di una media di 400 dollari a post. Sopra il milione di follower, le cifre partono, in media, dai 1.400 dollari in su, per ogni singolo post.
But, when you’re working with micro-influencers, you have to plan carefully since their reach is a bit limited.
You need to make sure that whatever audience you can reach through them will be interested in your brand.
And you should execute campaigns in such a way that this audience remembers you and eventually buys from you.
Naturalmente parliamo di follower genuini (non comprati), e assolutamente in target.
Ormai esistono numerosi strumenti online gratuiti per misurare l’influenza dei profili IG, ma anche le attività di compravendita follower e di follow/unfollow: evitate ogni pratica scorretta, che tanto vi beccano.
2. Guadagnare su Instagram con le affiliazioni
L’affiliazione è fondamentalmente una percentuale che gli influencer e i content creator guadagnano in base alle vendite generate dalla propria community. Quando i click si tramutano in vendite effettive, si riceve una piccola percentuale dal link tracciabile o dal codice sconto.
Affiliazioni con link di tracciabilità : sono le tipiche promozioni che si basano su circuiti di affiliazione, come Amazon. Potete condividere un link nelle storie (e necessariamente dovrete avere più di 10mila follower, per poter avere lo swipe up), in modo che le persone possano acquistare i prodotti che consigliate loro.
Affiliazioni con codice sconto: le aziende con cui collaborate possono fornirvi un codice promozionale dal quale, se i vostri follower acquistano, voi ricevete una piccola percentuale sul venduto.
3. Guadagnare su Instagram con la vendita di prodotti o servizi
Se, più che essere influencer, siete piccoli brand, allora potete guadagnare con Instagram attraverso la vendita online dei vostri prodotti o servizi.
Instagram è una piattaforma ideale per lanciare un piccolo business e su Corsetty trovate molti strumenti digitali per imparare a rendere redditizia la vostra attività online usando IG.
Potete studiare su IstaFaiga tutti i segreti di Instagram, ma anche studiare Influmarketing, per diventare voi stessi influencer del vostro marchio. E infine studiare sulle lezioni de La Scuolina COM, ideata per concretizzare la propria idea di business.
La Scuolina COM
Progetta la tua strategia di comunicazione e fai decollare il tuo business

Se avete creato un piccolo brand, mettete in conto che la promozione di voi stessi, su IG, fa parte del vostro lavoro: da oggi non vi occuperete ‘solo’ della produzione dei vostri prodotti, ma anche della loro comunicazione social.
Fondamentale, dunque, sarà avere un profilo ben fatto, che parli alle persone e al loro cuore: non il profilo catalogo, dunque, ma un lavoro ricercato di fotografie e contenuti interessanti, motivanti e accattivanti.
Instagram fornisce ai brand una serie di funzionalità interessanti:
- instagram business: rende possibile attivare inserzioni e annunci dinamici
- instagram shopping: permette di creare vetrine e di inserire pulsanti per acquistare direttamente i prodotti
Secondo il Report Digital 2019 di Hootsuite e We Are Social, il 55% degli utenti internet italiani utilizza Instagram (dopo YouTube e Facebook). E l’audience di Instagram raggiungibile dalla pubblicità è stimata intorno agli 895 milioni di utenti attivi mensili (Gennaio 2019).
La competizione è alta, ma sono alte anche le probabilità di avere successo.
Instagram è un amplificatore: voi cosa avete da dire?
È risaputo che una vasta audience, capacità di targeting avanzate e un vantaggioso rapporto costo/efficienza rendono i social un canale efficace per raggiungere i clienti. Tuttavia, le organizzazioni con programmi di social media consolidati si sono dimostrate più propense a utilizzare i social analytics per comprendere meglio il pensiero e le necessità dei clienti. Questo è apparso particolarmente chiaro all’inizio della pandemia di COVID-19, quando gli utenti consolidati erano tre volte più inclini ad indicare un miglioramento nel brand sentiment. Mentre il mondo era alle prese con lockdown, incertezza economica e disordini sociali, questi brand sono stati in grado di reagire velocemente ai cambiamenti del sentiment del consumatore e prendere decisioni strategiche.
Fonte: Hootsuite blog
Essere presenti sui social e presenziarli, non è solo una strategia di business, ma è soprattutto la volontà di prendersi cura delle proprie idee, del proprio brand e dei propri clienti.
4. Guadagnare su Instagram con la vendita di servizi di consulenza
Non tutti i brand e i liberi professionisti vendono prodotti o servizi fisici. Esistono anche servizi di consulenza che possono svolgersi sia in presenza, che online, e che possono trarre beneficio da Instagram.
Le tecniche di storytelling vi aiuteranno a comunicare le vostre abilità e conoscenze, per invogliare le persone a richiedervi consulenze private.
Non solo su marketing e social: servizi come il designer di interni, l’architetto, il web designer, il copywriter e persino lo psicologo, possono essere svolti online e comunicati attraverso i social.
Esistono molti tipi di contenuti di valore, che possiamo pubblicare quando vogliamo raccontare il nostro servizio di consulenza:
- contenuti educativi: quando condividiamo gratuitamente consigli, idee e strategie per aiutare i nostri futuri clienti, con il sincero scopo di aiutarli a risolvere un problema
- contenuti informativi: quando raccontiamo il nostro servizio, le sue qualità e quindi anche i benefici che i clienti avrebbero, acquistandolo
- contenuti ispirazionali: quando intercettiamo il punto di dolore delle persone e le aiutiamo a risolvere quelle paure, ispirandole con la nostra storia, o la storia dei nostri clienti
Quanto siamo bravi nel nostro lavoro? Impariamo a raccontarlo, dimenticandoci la ‘sindrome dell’impostore’.
Molti credono che raccontare di sé, del proprio successo (e dei propri fallimenti), non sia ‘elegante’.
Ma perché? Non è forse proprio attraverso il racconto del nostro percorso, che possiamo aiutare le persone a vivere la vita che desiderano, magari in modo un po’ più facile rispetto a noi? È il benchmark, baby.
Non abbiate paura di diventare capaci nel vostro lavoro.
Non abbiate paura di raccontare ciò che sapete fare e come lo fate, perché essere bravi non è un difetto di cui vergognarsi.
Social Media Strategist & Manager
Per chi vuole diventare Social Media Strategist e Manager freelance, ma anche per arricchire il proprio skillset e magari entrare a lavorare in un’azienda.

Infine, non dimenticatevi che potete lavorare su Instagram come consulenti e Social Media Manager: sempre più aziende hanno bisogno di collaboratori capaci di gestire i canali social in modo professionale e strategico.
5. Guadagnare su instagram con le proprie foto
Se vi specializzate in fotografie di qualità , potreste farne un lavoro: le fotografie possono essere vendute a riviste, giornali o anche a privati – per esempio sotto forma di stampe, poster o gadget.
Potete per esempio guadagnare su Instagram con i reportage di viaggio: molti fotografi lavorano in questo modo, per riviste e giornali digitali.
Ma anche i travel blogger, influencer specializzati in viaggi e itinerari, che collaborano con alberghi, strutture ricettive ed Enti del Turismo, per la promozione dei territori.
Ci sono molte opportunità per chi lavora con le fotografie su instagram.
Provate a pensare a nuovi mercati, sempre più utili. Qualche esempio?
- fotografi di interni, per la valorizzazione degli appartamenti Airbnb o degli annunci delle agenzie di intermediazione immobiliare
- fotografi per campagne di influencer marketing, ovvero persone che vengono chiamate per seguire la parte visiva di eventi in cui sono coinvolti blogger e influencer
- fotografi per eCommerce, per esempio specializzati nel valorizzare i prodotti per aziende che vendono online
- fotografi per ‘i contenuti’, coloro che vendono le proprie foto ai siti di stock photos, per essere utilizzate da content creator
Esistono fotografi specializzati in foto profilo per blogger e influencer, ma anche in campagne social: può essere una buona idea stringere collaborazioni con gli influencer del vostro settore, per offrire loro dei pacchetti di foto, da utilizzare per le proprie collaborazioni con i brand. Questo è un servizio win-win: voi guadagnate con la vostra abilità di produrre fotografie per Instagram, l’influencer aumenta gli ingaggi con i brand, per via della professionalità della sua comunicazione pubblicitaria.
Molte persone guadagnano su instagram anche vendendo filtri, gif animate e preset: questo è un lavoro che coinvolge abilità di grafica e fotografia ed è altamente specializzato. Perché non sfruttare le vostre capacità professionali, per farlo?
Si può infine guadagnare con corsi di fotografia online: se ne avete le competenze, potete insegnare agli influencer stessi come si scattano fotografie per i social e i blog, come organizzarsi con le luci, come scegliere le attrezzature, come creare scatti fotografici interessanti e coinvolgenti.
Ma Instagram vi permette di organizzare anche workshop di fotografia in presenza: per esempio coinvolgendo una determinata location, per effettuare un corso live per i partecipanti.
Utilizzate il vostro profilo Instagram per far conoscere il vostro stile fotografico e comunicatevi: oggi è veramente importante per brand e ambassador curare la propria immagine, e là fuori c’è un mondo che vi aspetta.
Lavorare con Instagram: occhio alle ‘collaborazioni’ in cui siete voi a pagare
Lavorare con i social non è una passeggiata, lo abbiamo già detto: occorrono studio, professionalità , capacità e anche un pizzico di fortuna.
Molte persone sono attratte dall’idea del guadagno facile (Ricordate cosa abbiamo detto all’inizio? Bastano due foto, no?) e finiscono per cadere in collaborazioni fittizie in cui non solo non guadagnano nulla, ma si ritrovano persino a dover sborsare soldi.
Recentemente Veronica Spora Benini ha raccontato nelle sue stories di Instagram, il fenomeno delle collaborazioni fittizie: alcuni brand contattano le micro influencer fingendo di averle scelte con cura per rappresentarne i valori.
Propongono quindi una collaborazione, ma chiedono agli influencer di comprare i prodotti ‘che vengono offerti a un prezzo super vantaggioso’.
Quindi, in questo caso, il brand vince due volte: vi vende il prodotto e vi chiede anche di sponsorizzarlo gratis (per se stesso, non per voi).
Ricordatevi dunque il principio di marketing universale, che si adatta a tutti i business: per lavorare non si paga. Si viene pagati.