Impresa Alimentare Domestica (IAD): la guida completa per guadagnare da casa cucinando

Con una IAD puoi trasformare la tua passione in un lavoro da casa!

Una impresa domestica alimentare o IAD è un’attività che vi permette di lavorare da casa, preparando e vendendo alimentari: un regolare laboratorio domestico che vi aiuta a trasformare una passione in un lavoro redditizio.

Dalla cucina di casa a un vero e proprio laboratorio alimentare: il lavoro ideale per chi è giovane, per le mamme, per chi è in pensione, ma anche per chi – dipendente – vuole arrotondare lo stipendio sfruttando le sue abilità in cucina.

Impresa Alimentare Domestica (IAD): ne parla Veronica Benini insieme a Jennifer Cuppone, dell’associazione IAD ITALIA

Veronica Benini, fondatrice di Corsetty e 9Muse, ha sempre creduto nell’imprenditoria femminile: non a caso ha dedicato se stessa nella creazione di una piattaforma di corsi online di marketing digitale che possano aiutare tutte e tutti ad acquisire facilmente le conoscenze necessarie per lanciare il proprio business.

Che abbiate un negozio locale, una piccola azienda, una partita IVA o un eCommerce, i corsi di digital marketing che trovate su Corsetty sono stati studiati proprio come un percorso professionale verso indipendenza, realizzazione personale, prospettive di carriera.

Veronica Benini ha da subito creduto nel lavoro di Jennifer, 14 esima donna in Italia a intraprendere una attività artigianal-imprenditoriale in casa. Nel 2016 Jennifer ha fondato l’associazione IAD ITALIA insieme ad altre 6 socie: tutte insieme hanno avuto la lungimiranza e la visione di mettere insieme professionisti, addetti ai lavori e consulenti HACCP che potessero, a prezzi agevolati, aiutare altri aspiranti titolari di IAD.

Veronica Benini e Jennifer Cuppone si sono conosciute nel 2016, grazie a un corso di public speaking tenuto proprio da Veronica.

È qui che Veronica, aka La Spora, si è innamorata sia di Jennifer, che del progetto Tortamiacasa.

Il potenziale di questa impresa era altissimo e valeva la pena rafforzarlo con una consulenza personalizzata di business, da cui è emersa anche la strategia social dell’attività.

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Jennifer è conosciuta sul web e sui social come @Tortamiacasa: grazie alla sua presenza su Instagram, ha saputo coltivare una relazione genuina con la sua community, mettendo a disposizione di tutti la sua esperienza.

Con una IAD puoi trasformare la tua passione in un lavoro da casa!

Le sue torte, biscotti e dolci creazioni brevettate, la rendono una delle più importanti cake designer italiane.

Cos’è una IAD e come funziona?

IAD è l’acronimo di Impresa Alimentare Domestica.

Una Micro Impresa Alimentare domestica è un laboratorio domestico che sfrutta la cucina di casa per la produzione e la manipolazione del cibo di qualsiasi tipo esso sia, dal dolce al salato.

In Italia ad oggi non esiste una normativa nazionale che regolamenta questa attività, dunque ci si affida al Regolamento Europeo 852/04 dove si parla appunto di micro impresa alimentare domestica.

Con il tempo, alcune Regioni come Abruzzo, Puglia e Piemonte hanno adottato delle linee guida in cui questo ‘home food’ (da non confondere con ‘home restaurant’), viene definito e regolamentato.

In assenza di una legge nazionale, spesso le ASL locali non sanno come muoversi, pur essendo questa una attività domestica assolutamente lecita: per questo è nata IAD ITALIA, che aiuta le persone a seguire l’iter corretto per aprire una propria impresa artigianale alimentare per guadagnare da casa.

IAD ITALIA assicura convenzioni con consulenti HCCP per l’apertura attività, commercialista online, avvocato, assicurazione per RC professionale e soprattutto l’assistenza di Jennifer e delle sue colleghe per rispondere a tutte le domande, dubbi e paure delle iscritte.

Caratteristiche della IAD: quali requisiti bisogna possedere?

  1. Ottenere l’autorizzazione dalla propria ASL di competenza
  2. Presentare al SUAP (sportello unico delle attività produttive) la SCIA, ovvero la segnalazione di inizio attività
  3. Svolgere un corso di HCCP come responsabile di impresa
  4. Aprire una P IVA ed essere registrati presso la Camera di Commercio (Regime Forfettario)
  5. Avere la residenza nell’abitazione in cui svolgerete la vostra attività
  6. Fare preparazione alimenti dolci e/o salati, ma NON somministrazione

Non serve possedere attestati professionali!

Quali prodotti si possono creare e commercializzare?

Potete produrre sia preparazioni dolci, che salate: ovviamente ciascuna tipologia di alimento avrà regole igieniche e di sicurezza alimentare differente.

Tra le IAD esistenti esistono laboratori di cake design e pasticceria, laboratori di panetteria, di confetture, di piccoli catering, di biscotti, di grandi lievitati, piatti pronti, ecc…

I prodotti possono essere venduti regolarmente sia ad aziende, che privati: potrete dunque realizzare la vostra impresa domestica vendendo anche ai negozi della vostra città, oppure consegnando prodotti alimentari in tutta Italia.

Esistono due principali macro categorie di prodotti:

  • Prodotti preincartati: possono essere venduti sfusi o confezionati su richiesta dell’acquirente
  • Prodotti preconfezionati: prodotti alimentari confezionati e sigillati in modo tale che il contenuto non possa essere alterato senza aprire o cambiare l’imballaggio

Ogni prodotto ha un tipo di confezionamento diverso che può determinare il tipo di etichettatura necessaria e/o obbligatoria.

Il vostro consulente HCCP vi darà tutte le informazioni necessarie per capire quali prodotti hanno obbligo di etichettatura, come indicare il termine minimo di conservazione (TMC), come redarre la tabella nutrizionale, come condividere l’elenco ingredienti, come dare evidenza degli allergeni, infine come e quando sono necessarie informazioni aggiuntive come i dati del produttore e il lotto di produzione.

Che tipo di cucina laboratorio bisogna avere?

Per cucinare da casa e farne un’attività professionale, bisogna possedere una cucina abitabile, un bagno e un antibagno: questi 3 locali saranno notificati alla ASL di competenza come spazio laboratorio.

Tieni presente che gli spazi che deciderai di notificare alla ASL e al Comune, saranno quelli dove negli orari di lavoro che avrai scelto, dovranno ospitare necessariamente solo te.

Non sono necessarie attrezzature particolari, né particolari accorgimenti: l’importante è che nei locali ci sia la possibilità di igienizzare e disinfettare le pareti fino a 2 metri, i piani di lavoro e i pavimenti.

Quanto costa aprire una IAD o Impresa Alimentare Domestica nella propria cucina di casa?

Per aprire un negozio su strada i costi possono superare gli 80mila euro, a cui c’è da aggiungere l’affitto, i costi di benzina, spostamento, ecc…
I costi di una IAD, invece, sono molto bassi, rispetto a quelli di un negozio ‘normale’!

L’investimento medio per avviare una micro impresa alimentare domestica, compreso di apertura Partita IVA, pagamento di un consulente per scia, manuale HACCP, corso HACCP, invio documentazione agli uffici preposti, eventuali modifiche o acquisti per rendere la propria cucina più “adatta”, è tra i 2mila e i 4mila euro.

Juulieffe via giphy.com

Vantaggi e svantaggi di aprire una IAD: la parola a Jennifer Cuppone

Jennifer è cresciuta nell’ambito della ristorazione. Suo padre era metre di alta ristorazione, quindi è cresciuta nell’ottica del lavorare in modo professionale, mettersi in regola e considerare il manuale HCCP come una ‘Bibbia’.

Per questo ha impiegato le sue energie nell’associazione: per fare in modo che sempre più persone scelgano di lavorare da casa seguendo la propria passione in cucina!

Avere un’attività del genere a casa è comodo per semplificate la gestione familiare e del tempo: questo potrebbe essere il lavoro ideale per una mamma o un papà, che in questo modo possono sfruttare gli spazi di casa e conciliare meglio la gestione dei figli.

È comunque una attività a tutti gli effetti, la cui gestione è a carico di una sola persona: dovrete cucinare, pulire, promuovervi, fare le fatture. Tutto sarà nelle vostre mani: indipendenza, organizzazione e anche soddisfazione economica.

Fare torte in casa e venderle è pericoloso, se non si seguono determinate regole – ci dice Jennifer Cuppone – e il buon senso non basta: manipolare il cibo è una questione di cura e di amore, ma anche di responsabilità.
Non possiamo permetterci di far stare male le persone: allergie, intolleranze al glutine, problemi alimentari, contaminazioni non possono essere sottovalutate. Per questo è fondamentale aprire una attività in regola e non lavorare ‘in amicizia’: adottando le giuste cautele potremo veramente fare la differenza.

Basti pensare all’emergenza Covid, che ha richiesto ulteriori accortezze, come: igienizzazione rafforzata, utilizzo della mascherina e consegne in sicurezza.

È arrivato il momento di cambiare la propria vita, a colpi di spatola: dalla cucina di casa possiamo avviare la nostra impresa e iniziare a guadagnare grazie alla nostra passione.

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