L’influencer marketing o marketing di influenza, è una forma di pubblicità basata su persone che detengono una determinata influenza su nicchie specifiche di potenziali clienti.
La differenza tra influmarketing e pubblicità standard (TV, cartelloni…) è proprio questa: gli influencer, queste persone ‘famose’, possiedono un pubblico in target, ovvero parlano a una nicchia ben specifica di persone.
Questo è un dialogo attivo, una relazione: gli influencer non sono cartelloni pubblicitari viventi, ma persone carismatiche che parlano alle emozioni dei propri follower, intessendo con questi relazioni profonde basate sulla fiducia e sull’interazione.
L’influencer marketing funziona perché va a fare leva sulla relazione tra influencer e fan, proprio come si fa con un’amica che è esperta di qualcosa e noi ci fidiamo del suo parere, tanto da arrivare a consultarla prima di fare un acquisto.
L’influencer parla alle emozioni della sua fan base, e sono emozioni reali!
Non facciamoci ingannare dal nome ‘influencer’, come se questa influenza che esercita sulla fanbase possa veicolare qualcosa di oscuro: nell’influenza che funziona non c’è manipolazione, ma relazione autentica.
Chi inganna la propria audience, ha vita breve.
L’influencer racconta la sua storia, le sue emozioni, la sua esperienza. Condivide la sua quotidianità attraverso i social, aprendo le porte di casa sua, o lasciando che i suoi follower possano sbirciare tra le fessure della sua vita.
Potremmo definirlo uno storytelling genuino, in cui vita online e offline si mescolano tra loro, creando un feed coerente che crea ispirazione, condivisione e dialogo.
Quindi converte perché propone un’esperienza che le persone hanno il desiderio di ripetere.
La pubblicità non è più unidirezionale: siamo nell’era del dialogo e della fiducia e i social sono la nostra piazza.
Gli influencer hanno follower con i quali intrattengono una relazione quotidiana, come un’amicizia.
Se la tua attività non è conosciutissima sui social, puoi farti aiutare da chi ha una community forte: gli influencer.

Da alcuni anni a questa parte, il mondo della pubblicità è stato stravolto totalmente.
Colossi come Netflix ci hanno abituati a fruire dei contenuti senza pause pubblicitarie e questo ci è piaciuto!
La pubblicità classica è spesso interruttiva, ovvero interrompe il flusso dei contenuti, mentre la nuova pubblicità è essa stessa un contenuto coerente con il suo feed: è la cosiddetta pubblicità nativa, o native advertising.
Pensate ai vostri influencer preferiti. Se raccontano un prodotto che amano e che usano, sponsorizzandolo in modo coerente con se stessi, percepite questa pubblicità per quello che è: un consiglio genuino.
Se viene loro richiesto – da brand poco lungimiranti – di fare lo spottone interruttivo, la classica marketta che stona nel flusso ordinario della comunicazione, non solo vi viene a noia quel prodotto, ma l’influencer stesso.
Avete presente The Truman Show?
La pubblicità interruttiva e fuori contesto viene raccontata nel film in modo eccellente: il prodotto, invece di essere presentato nella sua quotidiana funzionalità, viene promosso all’improvviso, totalmente decontestualizzato, interrompendo anche momenti di drammatica emozionalità.
Per questo è molto importante, prima di iniziare una campagna social, capire bene cos’è l’influencer marketing, per utilizzarlo al meglio, senza snaturarlo.
E avere bene in mente:
- chi siete: qual è la vostra identità, come sono strutturati i vostri canali social, se siete voi per primi efficaci nel presentare il vostro prodotto
- cosa vi serve: non tutte le campagne di influmarketing convertono in vendite, ma anche la brand awareness è una strategia di marketing efficace
- quali sono i valori del vostro brand, e se questi valori coincidono con l’influencer che volete ingaggiare.
Brand identity: partite da voi stessi, prima di investire in influencer marketing
L’influencer marketing funziona su due grandi fasi: diventare fighi e poi farsi scoprire.
Per affrontare questo percorso, sono stati creati due corsi base su Corsetty: Istafaiga e Influmarketing.
Instafaiga serve per prendersi cura del proprio brand e dei propri canali, diventare comprensibili, chiari e coerenti ed essere fighi, sì, ovvero attraenti! Fare in modo che le persone che, un domani, arriveranno sul vostro canale attraverso l’influencer che avete ingaggiato, vi possano amare alla follia, a tal punto da cliccare SEGUI ed essere felici di farlo.
Cosa vi insegna Istafaiga? A curare i vostri canali in modo che si capisca subito cosa fate, come lo fate e come può acquistare il vostro prodotto.
Non è solo una questione di estetica, ma anche di contenuti: imparare a dominare completamente Instagram e pianificare strategicamente i contenuti.
Quando un utente sbarca sul vostro canale Instagram, cosa vede di voi?
- la foto profilo: sceglietela con cura, in modo che vi rappresenti e che racconti i vostri valori, che sia significativa
- la bio: valorizzate la vostra bio, in modo da raccontare non tanto cosa fate, ma come lo fate
- il link: create un link unico che punti a una landing page in cui sia presente una call to action, non confondete gli utenti con linktree
- il feed: le vostre fotografie ‘respirano’? non conta la singola foto, ma anche l’insieme del feed e la composizione delle prime 3 foto che deve richiamare l’attenzione e avere un tema
- la geolocalizzazione: ogni volta che postate una foto avete la possibilità di geolocalizzarla, cosa utilissima soprattutto se avete un negozio fisico
Influencer Marketing: anche i brand sono influencer
I primi influencer siete voi. Per vendere dovete pensare ai bisogni reali del mercato, quindi alle persone vere che questo mercato lo compongono.
InfluMarketing
INFLUMARKETING ti insegna a contattare gli influencer e creare campagne insieme, sia a pagamento che con regali free. Sei pronta a conquistare le INFLU?

Mettetevi in ascolto: la pubblicità non è imperativa e unidirezionale, ma un dialogo dove voi potete ascoltare i bisogni delle persone e produrre ciò di cui hanno realmente bisogno.
È pura emozione: risate, nozioni interessanti e curiose, dettagli piccanti che stimolino l’interesse.
Ma è anche la vostra grande opportunità di inventare qualcosa che non esiste, qualcosa che possa facilitare o migliorare la vita delle persone, renderle più felici, farle sentire bene.
Cambiamo il nostro paradigma.
Pensiamo all’influencer marketing come al mezzo per instaurare una relazione vera e coerente con i nostri potenziali clienti: ne trarremo un vantaggio commerciale, sì, ma soprattutto umano.