Il branding aziendale è molto più di un logo, un marchio o una buona identità visiva: è ciò che ci permette di essere riconoscibili a prima vista, ciò che permette alle persone di crearsi un’immagine mentale del nostro brand.
Il branding è la personalità della nostra azienda o servizio: la rappresentazione dei nostri valori, il nostro tono di voce, la coerenza del nostro messaggio, il modo in cui comunichiamo e cosa comunichiamo.
Il branding è ciò che ci differenzia dagli altri: la nostra caratteristica unica, la nostra visione creativa. Il modo in cui i potenziali clienti ci percepiscono.
Le domande che dobbiamo porci per definire la nostra brand identity:
- Qual è il nostro stile?
- Cosa ci rende migliori rispetto ai concorrenti?
- Quali sono i nostri valori?
- Qual è il nostro cliente ideale?
La risposta che ci dobbiamo dare, è ciò che definirà la nostra identità di marca in modo chiaro e coerente, in 3 passaggi fondamentali:
- riconoscibilità: tutto ciò che ci rende unici rispetto ai competitor
- pertinenza: la coerenza tra valori aziendali e comunicazione esterna
- memorabilità: quanto riusciamo ad essere riconoscibili e a impattare nella vita delle persone
Brand Identity: come rinforzarla attraverso il prodotto iconico od oggetto iconico
Veronica Spora Benini ha coniato il termine ‘prodotto iconico’ per parlare di riconoscibilità del brand: si tratta di un oggetto o servizio ‘feticcio’ che ci rappresenta in pieno e che possiamo diffondere sui social tramite azioni mirate di influencer marketing.
Il prodotto iconico ha alcune caratteristiche:
- è qualcosa che già vendiamo e ha un buon rapporto qualità prezzo: è il nostro pezzo forte, quello che ha un prezzo accessibile a tutti e ci assicura comunque un guadagno, perché un’azienda non è una onlus
- è riconoscibile: anche senza tag, l’oggetto iconico rappresenta il brand alla perfezione e ci rende memorabili
- è instagrammabile: deve essere facile da fotografare, condividere e comunicare, perché è attraverso le condivisioni che la gente potrà riconoscerlo
Di norma è un oggetto o un kit che invoglia l’influencer a parlarne spontaneamente sui social: ha un valore economico preciso, ma anche un valore intrinseco.
È il tipico oggetto da unboxing: qualcosa che l’influencer ha voglia di scoprire insieme ai follower. Ma può anche non essere qualcosa di tangibile: può essere un’esperienza, un luogo turistico, un servizio che migliora la vita delle persone.
È sicuramente qualcosa che spinge le persone a dirsi: lo voglio anche io!
Ma soprattutto: Voglio che gli altri sappiano che ce l’ho anche io!
La riprova sociale è importante: tutti noi vogliamo sapere di appartenere al nostro gruppo di riferimento.
Gli unboxing sono una delle nuove nicchie dell’influencer marketing: l’invio di regali mirati a chi ha molti follower – in target con il nostro brand – con l’obiettivo di essere visti (fondamentalmente gratis) dalla community di riferimento.
Perché piacciono gli unboxing? Perché sono visti come una forma di intrattenimento e non come una pubblicità. È questa la meraviglia del cosiddetto native advertising: la pubblicità che diventa un contenuto coerente e armonico con il piano editoriale del blogger o influencer.
A tutti piace ricevere regali e curiosare nelle vite degli altri: attraverso lo spacchettamento i follower vivono una forma di eccitazione mista ad adrenalina, che potrebbe spingerli all’acquisto compulsivo (soprattutto se c’è un codice sconto!).
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Gli unboxing dicono tanto anche dell’esperienza di acquisto: il packaging e le decorazioni presenti dentro il pacco, le modalità di consegna, gli omaggi presenti nella scatola, la personalizzazione, la cura dei dettagli – tutto questo diventa iconico.
Gli unboxing sono una forma di recensione multimediale: attraverso lo spacchettamento il potenziale cliente vede il prodotto, ne capisce le dimensioni, il colore reale, l’utilizzo.
Può fare domande per conoscere i dettagli del prodotto o servizio, risparmiando tempo: invece di cercare opinioni e recensioni del prodotto fornite da sconosciuti, accetta il consiglio del suo beniamino, ovvero la persona che ha imparato a conoscere e di cui si fida.
Tutti noi, infatti, cerchiamo consigli dagli amici prima di comprare qualcosa.
L’influencer non fa eccezione: è la persona di riferimento in quella nicchia, la persona esperta del settore. Una persona di cui abbiamo imparato a fidarci, perché leale, coerente e trasparente (perché senza questi requisiti, non c’è influencer marketing che tenga: ecco perché è importante frequentare il corso InfluMarketing per imparare a scegliere gli influencer giusti con cui collaborare).
Il prodotto iconico, dunque, serve per attrarre nuovi clienti.
Ma anche per fidelizzare coloro che sono già nostri clienti: un biglietto personalizzato scritto a mano, un piccolo omaggio, uno sticker da appendere in auto per far sapere che siamo parte dello stesso club.
Un linguaggio proprio!
Chi sa fare bene branding aziendale (e personale), inventa parole e hashtag che diventano essi stessi iconici: #stayfiga vi dice qualcosa?